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10 Aprile 2019Articolo tratto dagli atti del convegno del 2009 dal titolo “IL VIAGGIO CONTINUA un altro passo verso il futuro”
Tutti ne abbiamo sentito parlare e molti di noi ne sono venuti a contatto direttamente. L’ansia e la depressione sono due disarmonie purtroppo molto comuni nell’uomo moderno. Da una parte possiamo sicuramente affermare che, per molti aspetti, si vive meglio oggi che in passato, dall’altra non siamo ancora riusciti a risolvere e ad affrontare in maniera degna di una razza evoluta, i malesseri psicosomatici o dell’animo umano.
Questo tipo di malesseri hanno molto poco a che vedere con le cose materiali, scaturiscono piuttosto da quello che avvertiamo dentro di noi. Lo stile di vita e la nostra visione della stessa influenzano il nostro modo di affrontare gli eventi e i nostri simili, ma soprattutto influenzano il nostro umore e la nostra voglia di vita.
Per uno psicologo, uno psicoanalista, un ipnologo o per un neurologo è normale entrare in contatto con clienti affetti da ansia o depressione.
Per un Reflessologo o per un operatore del bio-naturale, ciò avviene perlopiù quando queste persone ricercano un aiuto per rilassarsi e ricaricarsi energeticamente in maniera naturale.
Obiettivamente, non credo che la Reflessologia possa essere, da sola, la panacea per risolvere completamente dei casi di ansia e depressione perduranti nel tempo. Molto probabilmente non lo sono neanche le tecniche sanitarie. Ciò deriva dal fatto che vi sono molti aspetti su cui il cliente dovrà lavorare per affrontare al meglio tali situazioni, si renderà probabilmente necessario un cambiamento di alcune abitudini nella vita di tutti i giorni. Purtroppo, molte volte, manca la forza psicologica per cominciare a dare una svolta ai propri comportamenti e quindi alla propria vita.
Come operatore bio-naturale, quello che mi sento di dire con buona fiducia è che la Reflessologia può aiutare a dare quella spinta iniziale verso il cambiamento, offrendo dei trattamenti mirati al rilassamento ed in particolare agendo su riflessi di organi che rivestono una grande importanza nel riequilibrio energetico della persona ansiosa o depressa.
Non mi dilungherò sulle origini di questi malesseri o su come essi si manifestano nell’essere umano. Vi sono libri, recensioni e articoli di medici ed operatori sanitari che conoscono molto meglio di me l’argomento, dove potrete trovare tutte le risposte alle vostre domande.
Vorrei incentrare invece il mio discorso su ciò che la Reflessologia può fare per stimolare l’organismo e aiutare chi soffre di Ansia e di Depressione. Sebbene queste disarmonie siano molto diverse tra loro, talvolta accade che vi sia nella stessa persona una concomitanza delle stesse, in quanto l’una può scatenare l’altra. Prima di impostare un trattamento è sempre bene effettuare la ricerca e fare due chiacchiere con il cliente. È importante ascoltare molto bene quanto ci dice e notare quello che non ci dice riguardo alla situazione che ci presenta. Da qui ovviamente si procederà in maniera del tutto soggettiva.
Riporto di seguito solo alcune zone a nostra disposizione per aiutare nei casi di ansia e depressione.
Noterete che l’apparato digerente ha una funzione energetica molto rilevante, così come altri organi che sono ad esso collegati indirettamente. Da sottolineare che il 90% della serotonina prodotta dal nostro corpo viene prodotta dalle pareti del tratto digerente. Forse è anche per questo motivo che si migliora l’umore lavorando su queste zone. Sarà cura di ognuno di noi decidere quali organi stimolare, attraverso il massaggio dei punti riflessi, con priorità in base agli esiti della ricerca. Gli organi possono essere più o meno in equilibrio dal punto di vista energetico, da ciò avranno origine differenti comportamenti e sensazioni fisiche.
Squilibrio energetico:
Organo Emozione Reazione Psicologica Reazione fisica
Stomaco Ansia Eccessività, Ossessività Pancia gonfia, gastrite
Pancreas Tristezza Isolamento, mutismo Difficoltà digestive
Int. Tenue Dissociazione Sfiducia Difficoltà digestive
Fegato Rabbia Intolleranza, scatti d’ira Rigidità muscolare, bocca amara
Colon Insoddisfazione Negatività, indecisione Rig. muscolare, costipazione
Milza Rimuginazione Pigrizia, Pedanteria Perdita di memoria
Polmone Depressione Asociale Pianto
Cuore Inadattabilità Difficoltà di introspezione Insonnia, parlare incessante
Reni Paura, ansia Indecisione Astenia
Equilibrio energetico:
Organo Emozione Reazione Psicologica Reazione fisica
Stomaco Calma Equilibrio Forza, stabilità
Pancreas Gioia Accoglienza Buona digestione
Int. Tenue Affermazione Fiduciosi Innalzamento sist. Immunitario
Fegato Pacatezza Tolleranza Flessibilità fisica
Colon Accettazione Positività Regolarizzazione evacuazione
Milza Empatico Attività Capacità di concentrazione
Polmone Gioia Sociale Sorriso
Cuore Adattabilità Spiritualità Benessere generale
Reni Calma, coraggio Sicurezza Benessere generale, forza vitale
Grazie alla Reflessologia abbiamo un macrocosmo proiettato in un microcosmo, possiamo quindi aggiungere agli organi elencati sopra, che abbiamo selezionato per il nostro trattamento, il SNC ed in particolare l’Ipotalamo, in quanto regolatore di tutti i cicli circadiani del nostro organismo.
Gli organi si possono stimolare anche per riflesso sui gangli del sistema nervoso Simpatico, come per esempio il ganglio Celiaco ed il Mesenterico inferiore, i quali coincidono anche con due punti di agopuntura (MP3 e R2)
Lavorare sull’ansia richiede una certa insistenza sull’area dello stomaco e del diaframma. Questa emozione infatti provoca tensione del muscolo diaframma, con conseguente fiato corto. Si manifesta inoltre gonfiore addominale, soprattutto a livello dello stomaco, Può essere molto utile lavorare un po’anche sulla zona dello stomaco e diaframma e sul ventre, in modo da aiutarli a liberarsi dalle tensioni localmente.
Questa manovra può aiutare a rilasciare emozioni trattenute che si manifestano sotto forma di pianto liberatorio. La stessa cosa vale per il punto riflesso dello stomaco sul piede, soprattutto sul piede sx.
Lavorare sulla depressione è un po’ più complesso. Sul piede i segni di questo disagio si manifestano in modo diverso a seconda se la fase in cui il paziente si trova è quella iniziale, temporanea o conclamata. La sostanziale differenza che si osserva a livello fisico è che, quando la depressione è conclamata e perdura nel tempo, e magari il paziente assume anche psicofarmaci, vi è una iperflessibilità dei tendini e una atonicità delle parti molli del piede. Questa atonicità si riflette spesso sul fisico stesso della persona, sui suoi movimenti, nel modo di dare la mano, nella voce, nel modo di vestirsi, di suonare il campanello, ecc….Come vedete, ci sono molti segni psicosomatici. Ovviamente il nostro compito non è tanto quello di studiare tutte queste manifestazioni, quanto quello di intervenire nella pratica con i trattamenti e con lo spirito di chi vuole aiutare sinceramente, mettendo in campo le conoscenze utili per impostare un trattamento, ma soprattutto l’amore. Non vi sono medicine più forti. Su questo credo siamo tutti d’accordo, mondo sanitario e mondo bio-naturale.
Orlando Volpe
Riflessologo e docente FIRP dal 2003. Operatore Shiatsu, istruttore di Stretching Shiatsu, ideatore di Reflex Corporea, Consulente per Spa e centri benessere, consulente per aziende. Estetista. Dottore in Scienze Psicologiche, Operatore de benessere e formatore. Delegato FIRP presso il RIEN ex vicepresidente, Membro dell’ Education Working Group e del Comitato Etico